Il complesso architettonico di progetto tende, mediante la composizione degli edifici attorno ad una piazza-corte a costruire uno spazio introverso e racchiuso. Uno spazio che possa contribuire alla costruzione del luogo sfruttandone le peculiarità all’interno di un insieme di valutazioni tese a chiarire il ruolo ed il senso dell’edificio pubblico rispetto all’area urbana circostante ed allo sviluppo urbano della città nel suo complesso. Abbiamo ritenuto opportuno che i nuovi edifici dovessero servire a costruire innanzitutto un luogo della città, un luogo riconoscibile ed un luogo in cui una certa vocazione (si pensi al Festival Lodoviciano che si tiene ogni anno) potesse riconoscersi. Tuttavia al di là di quello che sarà l’utilizzo reale di questi luoghi, la stessa localizzazione liminare del sito di progetto, posto li dove città e campagna tendono a sovrapporsi e confondersi, ha imposto la questione della costruzione dell’identità del luogo come problema decisivo rispetto ad ogni scelta possibile.
Queste valutazioni che si potrebbero generalizzare ed estendere ad aree analoghe della cintura periurbana, qui si sono state applicate all’immediato contesto, e si sono individuati alcuni elementi che nella costruzione di questo luogo paiono avere un valore decisivo: la roggia, il disegno dei campi e le costruzioni rurali, il parco che dovrà sorgere a nord-est.
The new music school and the relative public buildings are situated in a place outside the city of Viadana, but they won’t renounce to become an important urban public spaces. The buildings composing the project are based on two different axis, easily recognisable on the site of the intervenction. There are the buildings related to the music school and the theatre hall, inspired on Sabbioneta’s ancient theatre, most of all for the wooden scenography. All the facedes refer to the proportion of the architecture of these places of the Po valley.